ALBERTO MORAVIA/LA CIOCIARA:
Durante la seconda guerra mondiale l’Italia era divisa in due parti. Al Nord della linea Gustav i tedeschi occupavano tutte le regioni. Gli alleati, che avevano già conquistato l’isola Sicilia, avanzavano lentamente per l’Italia meridionale. Con la storia “La Ciociara” Alberto Moravia ha cercato di descrivere la situazione terribile nella sua patria. Menziona poco, come tutti i soldati combattevano e come venivano uccisi durante la guerra. Per Moravia è più importante descrivere, come la gente doveva soffrire a causa della soppressione. Quello scrittore molto famoso ci racconta la storia di una donna e sua figlia, che non sapevano niente della guerra, ma ciò nonostante ne sono diventate vittime.
La Ciociara – una donna della campagna – ha sposato un uomo, che la trattava in un modo terribile. Nonostante che sua moglie la sopportasse con tutta la sua forza – ogni giorno faceva le pulizie, qualche volta aiutava suo marito nel negozio di alimentari -, non è riuscito a non tradirla con tante altre donne. Visto che alla Ciociara valeva soltanto sua figlia ed il negozio, si è subito abituata alla vita nuova. Benché suo marito abbia perfino osato picchiare la Ciociara, lei ha preso cura del suo marito Vincenzo quando lui si è ammalato.
Dopo la sua morte la Ciociara ha cominciato con la borsa nera, perché altrimenti non avrebbe guadagnato abbastanza soldi per sopravvivere. Ecco perché ha venduto tutte le sue provviste sottobanco a un prezzo aumentato. Siccome la gente era dipendente dal cibo – i prodotti scarseggiavano – la Ciociara non ha mai temuto, che la polizia la potesse acchiappare.
Dopo qualche mese le due donne si sono decise a lasciare Roma per ritornare nella Ciociaria – il paese, dove i genitori della Ciociara abitavano ancora. Per questo hanno affidato il loro negozio a un conoscente che gli aveva promesso di preoccuparsene. Per raggiungere quel paese le due donne sono salite su un treno, che si è fermato di nuovo vicino a Fondi. Nonostante che la Ciociara e Rosetta abbiano constatato che tanti soldati erano scesi dal treno, ci sono rimaste, perché erano convinte che il treno si sarebbe avviato verso la Ciociaria poco dopo. Quando si sono sdraiate sul sedile, un ferroviere è apparso che ha incaricato le due donne di abbandonare lo scompartimento. Visto che le due non si sono accorte di nessuna macchina, hanno deciso di incamminarsi verso Fondi a piedi.
Arrivateci si sono rivolte a una donna molto antipatica, Concetta, perché non hanno trovato nessun’osteria per trascorrerci la notte e inoltre lei era l’unica donna, che fosse rimasta a Fondi. Tutti gli altri cittadini sono emigrati a causa della paura che la loro vita potesse essere distrutta. Solo dopo tante settimane la Ciociara ha deciso di abbandonare quel posto perché i figli di Concetta hanno cercato di intimidire Rosetta, sostenendo che tutte le ragazze belle venivano stuprate durante la guerra. Inoltre la Ciociara non era soddisfatta con il comportamento di quella famiglia: Ritenendosi sempre molto onesti, hanno derubato tutta la gente povera che aveva abbandonato la patria durante la guerra. Il motivo più importante per cui hanno lasciato la casa di
www.zivibox.comConcetta era che un giorno due fascisti sono apparsi e volevano portare Rosetta con loro per lavorare come cuoca. Siccome la Ciociara si è subito accorta, che gli uomini volevano soltanto sfruttare sua figlia per fare l’amore con lei, ha convinto Rosetta di avviarsi verso la montagna.
Con il sopporto di Tommasino – un commerciante, che la Ciociara ha conosciuto al mercato – le due donne hanno finalmente trovato un posto per dormire sulla montagna. Sebbene tutti i cittadini di Sant’Eufemia sembrassero molto gentili, hanno assunto le due donne soltanto per guadagnare dei soldi. Hanno soltanto finto di trattarla con una tale generosità. In realtà quelle persone avide le hanno solo sfruttate.
Durante il loro soggiorno a Sant’Eufemia le due donne sono inciampate in tante persone molto interessanti. Ciò nonostante passavano le loro giornate solo con un ragazzo, chiamato Michele. Quell’uomo – il figlio di Filippo – non voleva avere niente a che fare con la guerra. Perciò – quandunque suo padre ne parlasse – Michele iniziava a litigare con lui. Michele odiava tutti i politici, perché secondo lui lavoravano solo per la guerra ed ecco perché loro erano colpevoli per la situazione terribile in Italia. Inoltre Michele voleva fare il prete alcuni anni fa ma non ce l’ha fatta, perché era dell’opinione che anche i preti se la prendevano con la gente povera. Non la sopportavano, anzi, i preti obbedivano solo a ciò che lo stato richiedeva da loro e dalla chiesa.
Durante la liberazione Michele si è rallegrato moltissimo del fatto, che tutti i tedeschi erano stati sconfitti. Ecco perché ha anche deciso di visitare quei soldati, che erano già arrivati sulla montagna, per canzonarli. Giuntoci, i soldati che erano ancora muniti di pistole hanno costretto Michele ad accompagnarli perché non conoscevano il sentiero. Nonostante che Michele li abbia implorati di lasciarlo in pace, l’hanno portato con loro. Da quel giorno nessuno ha più sentito niente di Michele. Dopo un certo tempo alcune persone hanno avvertito la sua famiglia che è stato ammazzato dai tedeschi perché aveva aiutato un gruppo di contadini che non volevano mostragli il sentiero giusto.
Siccome le due donne non volevano rimanere a Sant’Eufemia, si sono avviate di nuovo verso Fondi. Strada facendo sono inciampate in tanti alleati, che hanno festeggiato la liberazione dappertutto. Hanno regalato delle caramelle e delle sigarette alla gente povera. Con uno dei carri armati la Ciociara e sua figlia sono state trasportate a Fondi, dove hanno subito trovato un’abitazione deserta. Prima si sono stupite molto perché nessuno viveva in quella casa danneggiata dalle bombe, ma poco dopo si sono accorte, che gli inglesi ci bombardavano i tedeschi. Per non essere ammazzate le due donne sono fuggite e hanno deciso di trascorrere la notte su un campo. Già dopo che avevano abbandonato la casa, essa è andata in polvere a causa delle bombe.
Un italo – americano, che le ha aiutate il giorno prima, gli ha consigliato di dirigersi verso il commando degli inglesi. Visto che la Ciociara aveva assunto due inglesi a Natale e visto che lei poteva adesso provarlo tutto con un biglietto, che aveva ricevuto da loro, gli inglesi le hanno portate nella Ciociaria.
www.zivibox.comLe due donne non vedevano l’ora di rincontrare i loro parenti e si sono spaventate moltissimo quando hanno raggiunto quel paese perché anche lì tutti i cittadini erano emigrati a causa della guerra.
Dopo che le due donne avevano camminato molto a lungo, la Ciociara ha proposto a sua figlia di riposarsi un po’ in una chiesa. Siccome la Ciociara aveva un certo presentimento molto strano, ha incaricato sua figlia di lasciare la chiesa insieme a lei. Ad un tratto alcuni soldati marocchini sono apparsi e hanno tirato le due donne fino all’altare. La Ciociara ha tentato di difendersi, ma non ci è riuscita e a causa di un una botta sulla testa è svenuta. Quando si è svegliata di nuovo, si è subito accorta, che quei banditi avevano stuprato sua figlia.
Da quel giorno Rosetta era cambiata. Non parlava più con sua madre. Quando la Ciociara cercava di consolarla, lei si allontanava. Qualche volta non ritornava per ore. Inoltre litigava sempre più spesso con sua madre.
Affinché Rosetta potesse dimenticare tutto ciò che era successo, la Ciociara si è decisa ad abbandonare la Ciociaria di nuovo. Per puro caso sono arrivate di nuovo alla casa di Concetta, che le ha assunte a braccia aperte, nonostante che loro se ne fossero andate senza dire niente.
Anche a Fondi Rosetta non è migliorata. Invece di preoccuparsi di sua madre, accompagnava Clorindo ed il figlio di Concetta ogni giorno al lavoro. Negli altri paesi permetteva a tutti gli uomini di divertirsi con lei. Non obbiettava mai di fare l’amore con loro.
Inoltre Rosetta non mostrava più i suoi sentimenti. Soltanto durante il percorso a Roma Rosetta ha iniziato a piangere, perché il figlio di Concetta è stato ucciso, visto che voleva proteggere le donne da un assalto.
